Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre
Con l’avvento del 5G, la banda 700 MHz anche in provincia di Como e Lecco sarà assegnata agli operatori di telefonia mobile e la TV e gli impianti d'antenna si dovranno adeguare di conseguenza.
ATTENZIONE: è attuato uno slittamento delle date di passaggio al nuovo DVBT2
Le modifiche sottoposte a discussione sono:
- variazione della tabella di suddivisione delle aree geografiche
- variazione del calendario per lo svolgimento dell’attività di modifica (Refarming) dei trasmettitori con l’anticipo degli interventi nella regione Sardegna e il posticipo nelle altre regioni;
- la dismissione della codifica video MPEG-2 (originariamente prevista per il 1° settembre 2021) è indicata per il 20 ottobre 2021 lasciando agli operatori la scelta di quali programmi trasmettere con gli standard DVB-T + MPEG-4, in tal modo si rende meno “traumatica” la transizione per quei cittadini che ancora non hanno inserito un nuovo decoder o sostituito i televisori
Dovrebbero cessare le trasmissioni in MPEG2 per passare a MPEG4 dei seguenti canali:
RAI:Rai 4 (LCN 21)Rai 5 (LCN 23)Rai Film (LCN 24)Rai Premium (LCN 25)Rai Gulp (LCN 42)Rai Yoyo (LCN 43)Rai Storia (LCN 54)Rai Sport+ HD (LCN 57)Rai Scuola (LCN 146)
MEDIASET:TGCom24 (LCN 51)Italia 2 (LCN 66)Boing Plus (LCN 45)Radio 105 (LCN 157)TV R101 (LCN 167)Virgin Radio TV (LCN 257) - La dismissione generalizzata degli standard DVB-T e MPEG-2 verrà definita in un prossimo decreto da emanare entro il 2021
- L’attivazione dello standard di trasmissione DVB-T2 verrà posticipata a partire dal 1 gennaio 2023;
Resta fissata al 30 giugno 2022 la data entro cui dovrà essere “liberata” la Banda 700MHz.
La riduzione del numero di canali utilizzabili comporterà per gli operatori la necessità di adottare soluzioni che consentano di “farci stare” gli stessi programmi avendo a disposizione meno canali e considerato che la ridotta disponibilità di canali comporta una necessaria riduzione dei bit trasmissibili, le soluzioni potranno essere:
- riduzione della qualità per mantenere lo stesso numero di programmi
- rinunciare a qualche programma per assicurare maggiore qualità
Viceversa, se vorranno mantenere una elevata qualità e contemporaneamente lo stesso numero di programmi, dovranno necessariamente utilizzare lo standard trasmissivo DVB-T2 con la codifica video MPEG-4 e/o HEVC.
...ma quindi è vero che nel "quando sarà" dovrò cambiare il televisore?
Si se...
No se...
- ...Non vuoi/puoi spendere più di tanto e ti va bene collegare al televisore attuale un nuovo decoder esterno che abbia la possibilità di decodificare il segnale HEVC H.265 ammesso che il televisore sia comunque dotato di almeno una presa HDMI.
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Anche se dal 2017 è obbligatorio che vengano venduti televisori compatibili con il nuovo standard DVB-T2, nel caso si voglia cambiare televisore in questo periodo di transizione, conviene valutare bene quello che si sta acquistando.
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...e sull' impianto dovrà ancora intervenire l'antennista?
Se l'impianto d'antenna è singolo...
...ed è stato installato o adeguato dal 2010 ad oggi da un antennista (e non hai preferito il fai da te o "l'amico che ne sa"...) non dovresti avere problemi a meno che nel frattempo non abbiano installato un ripetitore di telefonia mobile nelle vicinanze o in linea d'aria rispetto ai trasmettitori delle emittenti e che non siano cambiate le condizioni morfologiche dell'ambiente (ad esempio con la costruzione di nuovi palazzi nelle vicinanze che possano creare ostacoli o riflessioni). In caso contrario, ti potresti rendere conto che potrebbe essere ora di affidare la cura dell'impianto ad un professionista; da tenere presente inoltre che, a prescindere dal DVB-T2, la vita "utile" di un impianto d'antenna, si aggira intorno ai 10 anni.
Se l'impianto d'antenna è condominiale...
...oltre a valere il discorso per gli impianti singoli, potrebbe essere necessario un intervento "dal solaio al tetto" se l'impianto è stato realizzato a suo tempo o adeguato dopo il passaggio al digitale terrestre realizzando ancora una centrale di testa a filtri singoli. Anche se è stata installata una più moderna centrale programmabile, potrebbe essere necessaria una nuova taratura.
Potrebbe essere altresì necessario un intervento nei singoli appartamenti per verificare la distribuzione del segnale alle prese, che è una parte del lavoro che spesso viene sottovalutata e tralasciata nell negli impianti condominiali.